venerdì 30 ottobre 2015

La musica al centro di tutto alla Fiera del Levante di Bari.

di Alessio Prastano

Sin da ieri, con l’avvio di Medimex, tanti sono stati i messaggi fuoriusciti dal nuovo padiglione della Fiera.

Note importanti, come quelle di Ludovico Einaudi che, non soddisfatto di deliziare i suoi fan con le sue melodie dolci quanto pungenti, nella giornata del 29 Ottobre ha evidenziato fermamente il fatto che in Italia vige la sensazione che ci sia troppa carne al fuoco.
Come quando un bosco è pieno zeppo di foglie: si deve scavare per trovare veramente ciò che conta nel panorama musicale.
Il compositore torinese ha presentato il suo ultimo lavoro “Taranta Project”. Un titolo casuale? Assolutamente no, rimembrando gli anni in cui ha diretto l’orchestra de “La Notte della taranta”. Un lavoro con un’idea ben precisa, senza alcuna traiettoria monotematica, ma con “infiniti riferimenti che partono dal Salento e fanno il giro del mondo  per incontrarsi con altre culture musicali, contemporanee e antiche”. Einaudi si dimostra ancora una volta duttile, espansivo. Quell’ossessione ritmica della Taranta, che lo ha emotivamente rapito, è stata determinante per la riuscita del suo ultimo capolavoro, capace di coinvolgere non tanto gli adulti, quanto più i giovani, incantanti dalle sue mani dolci e tuonanti sui quegli ottantotto tasti di un pianoforte.
In questo progetto dai mille risvolti, Einaudi ha coinvolto un’infinità di musicisti: da Juldeh Camara e Mercan Dede, sino a coloro che letteralmente incarnano quel ritmo travolgente della Taranta quali Antonio Castrignanò e Alessia Tondo.
Nel lungo incontro, il pianista ha fatto notare come l’omologazione non porti a nulla se non a scavare tra quelle foglie che attanagliano la sua immaginazione per ricercare la tanto attesa diversità di cui questo mondo ha bisogno.
Ma la musica del Salento non è stata solo protagonista con Einaudi; infatti anche Gianna Nannini, è rimasta esterrefatta dal talento dei Sud Sound System e degli Après la Classe, ed ironicamente invidiosa dell’assenza di tali ritmi nella sua Toscana.
La rocker ha presentato proprio qui al Salone dell’innovazione musicale il suo singolo “Vita nuova”, un’anteprima del nuovo album “History”, in uscita il prossimo 6 Novembre.
Oltre che cantante di successo, la Nannini si rivela una notevole regista del videoclip di presentazione del singolo nel quale viene ritratta da bambina sui tetti di Londra, sino ad arrivare all’età adulta, ripercorrendo i suoi più grandi successi.
Concorde indirettamente con Einaudi, la Nannini rifiuta categoricamente quell’omologazione ossessiva e globalizzata, tanto da incitare al cambiamento. Una metamorfosi che la porta a dire basta ai teatrini, dove la gente è quasi legata alle poltroncine, senza poter esprimere le proprie sensazioni istantanee. E allora si ha la necessità di spostarsi nelle arene, a Verona magari, in cui si esprimono emozioni altisonanti, sia per il pubblico che per la rocker stessa. In quelle circostanze le sedie non servono: urge muoversi e divertirsi, come la Taranta salentina, mai assente anche in questa tre giorni in cui Bari è la capitale della musica.