domenica 4 ottobre 2015

La morte di Rodolfo Maltese, mitico componente del Banco, ieri sera al Policlinico di Roma

Sembra che la sfortuna da un po’ di tempo in qua si sia fermata alle porte della musica ed abbia bussato già due volte a quella del progressive group tricolore più classicheggiante, il Banco. Infatti, dopo Francesco Di Giacomo, scomparso a febbraio del 2014, il Banco del Mutuo Soccorso perde un altro dei suoi storici componenti; è morto infatti, al Policlinico Umberto I di Roma Rodolfo Maltese, chitarrista e trombettista. Lo rendono noto fonti vicine alla famiglia. Il musicista, nato a Orvieto nel 1947, era malato da diversi anni ma non aveva mai smesso di suonare con il Banco e  in vari progetti, come nella band degli Indaco. Rodolfo era soprannominato affettuosamente Rudy sia da fan che da amici. 

Maltese è sempre stato un nome assai caro agli appassionati del rock progressive, che già hanno pianto il 21 febbraio del 2014 la scomparsa di Francesco Di Giacomo. Il musicista combatteva da tempo contro il cancro ma, nonostante la malattia, ha sempre portato avanti la sua attività con il Banco e i suoi progetti paralleli. Sulla pagina Facebook del Banco del Mutuo Soccorso è apparso questo toccante messaggio di commiato, che cita il loro capolavoro Moby Dick: "Ci stringiamo in un silenzio raccolto, discreto, profondo - proprio come te Rudy.Il dolore e' troppo, ma ti dedichiamo il sorriso che, in tanti anni, non ci hai fatto mai mancare…. E danzerai colpendo al cuore la luna”
Proveniente dagli Homo Sapiens, era entrato nel gruppo prog-rock nel 1973, all’epoca dell’lp “Io sono nato libero”. La notizia della sua morte è stata data da fonti vicine alla famiglia. A luglio scorso è stato colpito da ictus Vittorio Nocenzi, l’altro leader del Banco. La sua passione per la musica inizia con lo strumento musicale che era più presente in casa Maltese, la chitarra, ma poi all’età di quindici anni aggiunge un altro strumento frequentando un corso di tromba al Conservatorio Boccherini di Lucca dedicandosi così all’ascolto dei vari musicisti classici e jazz. Nel 1966 diventa un componente degli Homo Sapiens che partecipano nel 1971 al Festival Pop di Nuove tendenze, alle Terme di Caracalla a Roma, dove conosce Vittorio Nocenzi, che gli propone di entrare nel Banco del Mutuo Soccorso, ma per impegni precedenti e per un corso di scenografia all’Accademia di Belle Arti di Firenze rifiuta.Nel 1972 Vittorio Nocenzi gli propone un periodo con il Banco del Mutuo Soccorso impegnato al terzo lavoro discografico “Io sono nato libero”, Rodolfo accetta ,e così inizia la nuova esperienza con un gruppo di rock progressivo. Fra il ‘75 ed il ‘76 collabora con il chitarrista blues Stefan Grossman.
Nel 1979 collabora con Franco D'Andrea al Capolinea Jazz Club di Milano  antico locale  inaugurato nel 1970 e chiuso nell’ottobre del 1999, dove hanno suonato i più famosi artisti Italiani e stranieri quali ad esempio Chet Baker, Dizzie Gillespie, Chick Corea ed altri che spesso davano vita ad entusiasmanti jam session.
Nel 1980 collabora alla realizzazione di "Concerto", album live di Angelo Branduardi.
Nel 1986 fonda un gruppo di jazz fusion il "Rodolfo Maltese Group e incide un album mai pubblicato per una etichetta indipendente la ‘Flight Bye Night’. Partecipa anche al tour di Riccardo Cocciante "La grande avventura" e nel 1992 fonda gli Indaco sperimentando nuove forme musicali fondendo la musica Etnica Mediterranea con il Rock ed il Jazz.
Questo nostro breve sulla figura di Rodolfo Maltese è un omaggio che vogliamo rendere ad uno dei gruppi fondamentali del progrock tricolore. Ciao Rodolfo, ora anche tu sei arrivato nel giardino del Mago. Ci sarà Francesco!