Venerdì 24 aprile
(ore 22 – ingresso gratuito) l’atrio del Palazzo della Cultura di Galatina (Le)
ospita il concerto della band salentina Muffx e di Aldo Tagliapietra, storico
fondatore delle Orme. Dalle 17 spazio al mercatino del vintage e del vinile e selezioni
a cura di Max Nocco. Il concerto è promosso da P.Art (Produzioni artistiche) in
collaborazione con Art&Ars Gallery e Illsun Records.
Dopo mesi in sala
prove, i Muffx tornano sul palco, infatti, per presentare in anteprima assoluta
alcuni brani de “L’ora di tutti”, concept album strumentale liberamente
ispirato al romanzo cult di Maria Corti ambientato durante l’invasione Turca
nel 1480 a Otranto che uscirà a breve per GoDown records/Ill Sun.
Per l’occasione insieme al quartetto ci sarà Aldo Tagliapietra, musicista e voce storica della band Le Orme, che proporrà anche alcuni dei brani più celebri e rappresentativi della sua lunga carriera.
Per l’occasione insieme al quartetto ci sarà Aldo Tagliapietra, musicista e voce storica della band Le Orme, che proporrà anche alcuni dei brani più celebri e rappresentativi della sua lunga carriera.
I Muffx nascono nel
2006 da un’idea di Luigi Bruno, chitarrista, cantante e frontman del gruppo.
Dal 2007 la band ha pubblicato tre album – “…Saw The…” (2007, Beard of Stars
Records), “Small Obsessions” (2008, Go Down Records), “Èpoque” (2012, Ill Sun
Records) – con un buon riscontro di critica e di pubblico. Attualmente, con la
nuova formazione composta da Luigi Bruno (voce/chitarra), Alberto Ria
(batteria), Ilario Suppressa (basso) e Mauro Tre (tastiere/sinth), la band è al
lavoro per la realizzazione del quarto album interamente strumentale e
liberamente ispirato al romanzo “L’ora di tutti” di Maria Corti. I Muffx hanno
all’attivo un’intensa attività live sia in Italia che all’estero. Dal 2007
calcano palchi importanti in tutta Italia e si sono esibiti in Svizzera,
Inghilterra, Germania e Olanda, condividendo il palco con Afterhours, Giorgio
Canali e Rossofuoco, Teatro degli Orrori, Goblin, Richard Sinclair e molti
altri.
Aldo Tagliapietra
nasce a Murano-Venezia, il 20 febbraio 1945. Il padre era un apprezzato maestro
vetraio, ma fin da subito non è l’arte del vetro ad affascinare Aldo, il quale
preferirà ben presto la musica. Comincia giovanissimo a prendere lezioni di
pianoforte dal prof. Guido Vecchi, dopo qualche anno vince un concorso per
giovani autori e consegue la Licenza di Teoria e Solfeggio al Conservatorio
Cesare Pollini di Padova. L’attività artistica vera e propria comincia nel 1965
quando entra a far parte del gruppo musicale che vede la luce in quell’anno e
che sarebbe diventato noto con il nome Le Orme. Aldo si fa apprezzare subito
come cantante e proprio il suo falsetto diventerà il forte elemento di
continuità e di riconoscimento del gruppo. Oltre che la voce è presto anche il
bassista e l’autore di gran parte delle canzoni di maggior successo. A partire
dal Disco per l’Estate del 1968 Le Orme partecipano a varie edizioni del
Festival Bar e a due Festival di San Remo, collezionano due Dischi d’Oro, un
Premio della Critica, e si esibiscono in centinaia di concerti non solo in
Italia ma anche all’estero e partecipano ai più importanti Festival di Musica
Progressiva ottenendo ottimi riconoscimenti a livello internazionale. Nel 1984,
in un momento di pausa dell’attività delle Orme, Aldo intraprende per la prima
volta la strada da solista e realizza l’album “…nella notte”, in cui compie un
lavoro di recupero delle radici del rock. La sua attività musicale personale,
sempre caratterizzata dalla ricerca, continua anche in seguito parallela a
quella del gruppo. Quando nel 1994 incontra Budhaditya Mukherje e inizia a
studiare il Sitar, affascinante strumento indiano e sua antica passione, si
delinea per lui una nuova e importante fase artistica. Le lezioni si svolgono
tra Venezia, Londra, Francoforte e Calcutta. Su questo strumento Aldo scrive
anche un Metodo non ancora pubblicato (Manuale di musica indiana e Sitar). Nel
1998 dopo l’ultimo viaggio in India, vuole esprimere il significato di
quell’esperienza, in cui la sua formazione occidentale si era incontrata con la
filosofia e la musica indiana, e compone Il viaggio, dove impiega per la prima
volta il Sitar come strumento principale. Nel maggio 2008, dieci anni dopo,
esce il cofanetto dallo stesso titolo che contiene il cd e un libro,
un’autobiografia in cui il viaggio in India diventa una metafora della vita e
Aldo racconta la sua, vissuta attraverso gli anni del Beat, del Rock, tra le
sperimentazioni musicali, fino ai Raga indiani. L’importante tournee delle Orme
in Canada alla fine del 2009 è l’ultima con Aldo Tagliapietra al basso e alla
voce. Da quel momento in poi gli altri componenti della band andranno avanti
senza di lui e continueranno ad usare il nome Le Orme. Aldo perciò riprende la
sua attività come solista e comincia a scrivere un album di inediti, fino al
settembre del 2010 quando riallaccia i rapporti con Toni Pagliuca,
ricostituendo il binomio degli autori rimasti nella storia delle Orme, e
insieme a Tolo Marton, i tre partecipano a un importante Festival svoltosi a
Roma per il quarantennale della musica progressiva in Italia, con Carlo Bonazza
alla batteria. Successivamente annunciano un tour che li vedrà ancora una volta
insieme sul palco per un grande evento di musica delle Orme. A causa delle
conseguenze delle vicende giudiziarie sull’uso del nome “Le Orme”, si
presentano soltanto con i loro nomi: Aldo Tagliapietra, Toni Pagliuca, Tolo
Marton. Insieme regalano quattro memorabili concerti definiti l’evento Prog
dell’anno con Manuel Smaniotto alla batteria.